I giovani di Caltagirone: no halloween, ma Festa dei Santi e Memoria dei Defunti

CALTAGIRONE – Tra le mode invalse negli anni recenti c’è indubbiamente la festa di Halloween, una sorprendente esplosione di un evento che viene definito “festività di origine celtica celebrata la notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre, che nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota” (Wikipedia).

Senza voler assecondare inutili dettagli circa le origini e le caratteristiche che tale festività ha assunto progressivamente anche in altri Paesi del mondo, e ancor meno polemizzare sterilmente sulla crescente consuetudine di farne una chiassosa manifestazione folcloristica condita di sovente di eccessi un po’ carnevaleschi e forme kitsch e di cattivo gusto, è bello sottolineare l’iniziativa dei giovani delle Parrocchie di Caltagirone, che hanno pensato di fare anche quest’anno una celebrazione “alternativa”, recuperando il senso più proprio e consono alla tradizione cattolica della Festa di Tutti i Santi (o Ognissanti, se si preferisce).

La 4a edizione di WAITING FOR ALL SAINTS’ DAY  sarà celebrata con lo slogan “CHIAMATI A BRILLARE”. L’appuntamento di Preghiera nella Chiesa degli Angeli Custodi (Viale Principessa Maria Josè) alle ore 19,30 di Martedì 31 Ottobre p.v., sarà seguito alle ore 21,00 da un Musical dal titolo “ARRIVA LU SANTU” presso la Parrocchia di S. Anna (Viale Principe Umberto).

«Nessun pregiudizio o sciocco scandalismo – ha dichiarato il Vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri -. Soltanto un invito molto pacifico e conciliante, specialmente alle agenzie formative, come la scuola, luogo proprio di formazione per le generazioni future, perchè si faccia giusta attenzione a parlare di Memoria nei termini sostanziosi della salvaguardia delle buone tradizioni e dei sani valori morali, civili e spirituali, di cui il nostro patrimonio culturale è ricchissimo. Parlarne con adeguata coscienza e consapevolezza. Senza per questo polemizzare con altre forme possibili di condivisione del vivere sociale».

Piuttosto che allinearsi a pratiche esterofile in cui si abbonda in sfilate in costume e abbigliamenti improbabili per sottolineare le macabre simbologie platealmente riferite a rituali di culto della morte o dell’occulto e ridurre tutto alla tiritera dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto, in Italia), cedendo così a una facile omologazione culturale di basso profilo e distorcente delle più sane e corrette tradizioni popolari nostrane, ci si aspetterebbe una più sana e robusta promozione della cultura della memoria più vera e alta di tradizioni civili, spirituali e culturali, di cui si rivendica giustamente il pregio e l’urgenza del recupero.

Comprese tra queste le forme di rispetto e sacralità della Vita più consoni alla nostra cultura e tradizione credente, che parla anche, ma non solo, di Trascendenza e valori spirituali: come propone la tradizione cristiana della Festa dei Santi l’1 di novembre, e della Commemorazione dei defunti il 2 di novembre, in cui si celebra la memoria di quelli che hanno preceduto nella storia la generazione presente, esorcizzandola simpaticamente con la tenera modalità dei “doni” che le persone care defunte (i nonni) recano nel sonno ai bambini (i nipotini).

 

Locandina “Chiamati a brillare”

 

29 ottobre  2017