Benedetti, questa mattina, gli Oli sacri. Il Vescovo: “La debolezza dei nostri mezzi e del nostro essere, sono un motivo in piu’ per essere testimoni della grandezza di Dio”

Si sono aperti questa mattina in Cattedrale, con la Messa Crismale, i riti della Settimana Santa.
La celebrazione eucaristica, presieduta da S.E. mons. Calogero Peri, e concelebrata dai presbiteri della Diocesi, ha visto una numerosa partecipazione.
La Messa Crismale è considerata una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del Vescovo e un segno della stretta unione dei presbiteri con lui. È divenuta perciò l’occasione per riunire tutto il Presbiterio diocesano attorno al Vescovo e fare della celebrazione una vera festa del sacerdozio.
«Vogliamo cantare i doni di Dio nella nostra vita, la sua fedeltà che dura in eterno e la sua misericordia». Ha introdotto così l’omelia mons. Peri, nel corso della quale ha esplicitato la ricchezza di significato della parola dono, e l’implicito valore simbolico dei doni dello Spirito.
«Il principale dono che Dio ci fa è la sua presenza e la sua assistenza nella vita». È questo il primo aspetto individuato dal Vescovo.
«Nella vita non siamo mai soli – ha aggiunto -. Condividiamo questa avventura con i fratelli e con Dio che si fa nostro compagno»
Approfondendo la riflessione sul senso del dono, mons. Peri ha poi sottolineato il valore mistico del dono, emblematicamente espresso nel Crisma e negli Oli benedetti durante la celebrazione.
«In questa giornata, i doni di Dio, misticamente rappresentati negli Oli sacri si moltiplicano affinché possano essere ancora moltiplicati in ogni azione sacramentale, raggiungendo tutti in tutti i luoghi, come profumo soave che indica la presenza di Cristo».
Il Vescovo ha, inoltre, sottolineato la logica aperta e circolare che sottende il dono, espressa emblematicamente nelle parole “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt, 10,8).
«Da queste parole – ha spiegato – nasce il senso della nostra missione. Dio ci manda per annunciare gioia e speranza, per annunciare libertà e liberazione a chiunque è prigioniero di qualcuno o di qualcosa che non gli permette di vivere la gioia della vita».
Ha poi aggiunto: «Partite sempre dall’ascolto di Dio nella vostra vita. La debolezza dei nostri mezzi e del nostro essere, sono un motivo in più per essere testimoni della grandezza di Dio».
Così come Papa Francesco, il Vescovo ha, quindi, esortato la comunità cristiana ad essere annunciatrice del Vangelo in ogni periferia urbana, sociale, culturale… della nostra storia.
Durante la celebrazione alcune famiglie, in rappresentanza delle comunità parrocchiali della Diocesi, hanno offerto la colletta della Quaresima di carità 2013 finalizzata, quest’anno, alla realizzazione di un Emporio della solidarietà.
L’Emporio sosterrà le famiglie più povere attraverso le Caritas parrocchiali, divenendo un utile strumento per la distribuzione di generi alimentari di prima necessità, vestiari e farmaci.

28 marzo 2013