Archivio Storico Diocesano. Autorizzato dalla Soprintendenza e avviato, grazie all’8×1000, il restauro di due frammenti del De Civitate Dei

Sono iniziati i lavori di restauro delle pergamene di Sant’Agostino custodite dall’Archivio Storico della Diocesi di Caltagirone.

L’intervento è curato dalla dott.ssa Marta Filippini (Papier Restauro), autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania e realizzato grazie ai contributi dell’8×1000 della Conferenza Episcopale Italiana destinati alle istituzioni culturali ecclesiastiche.

Si tratta di due bifogli membranacei manoscritti e miniati, con una parte dell’opera De Civitate Dei che Agostino d’Ippona compone, come egli stesso rivela nelle sue Ritrattazioni, tra il 412 e il 426.

Il frammento caltagironese, di straordinario interesse sul piano paleografico e codicologico, è  databile tra l’VIII e il IX secolo, di epoca precarolina quindi – afferma il dott. Francesco Failla, direttore dell’Archivio Storico diocesano – e fu certamente utilizzato come foglio di guardia. È  giunto fino a noi attraverso le donazioni dell’avv. Giuseppe Ingrassia appassionato bibliofilo e collezionista nella Caltagirone di fine Ottocento”.

L’intervento di restauro curato da Marta Filippini è eseguito presso il laboratorio del Museo diocesano di Caltagirone e prevede l’utilizzo sperimentale di nanocollagene come consolidante per la pergamena.

I bifolii presentano danni meccanici di grave entità – spiega la dott.ssa Marta Filippini – in particolare ondulazioni, deformazioni, lacerazioni e lacune diffuse ai margini e in corrispondenza delle linee di rigatura. Visto il pessimo stato di conservazione la Diocesi ha deciso opportunamente di intervenire con il restauro per prevenire il rischio di ulteriori perdite di frammenti”.

Opera di carattere storico, filosofico, teologico, morale e artistico, il De Civitate Dei presenta la nuova società, e con essa la Chiesa, che si delineano all’indomani della caduta di Roma e dell’impero a seguito dell’invasione dei Goti. Al termine del restauro le pergamene torneranno ad essere leggibili, saranno digitalizzate per favorire ricerche e approfondimenti da parte della comunità degli studiosi e inserite all’interno del percorso espositivo del Museo diocesano.

 

Caltagirone, 01-09-2020