Messaggio per la Giornata del Seminario 2019

Carissimi,

è ormai vicina la celebrazione della Giornata del Seminario 2019 e vorrei esortarvi a viverla in maniera fruttuosa.

L’anno appena concluso ha visto la celebrazione del Sinodo dei Vescovi: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, un evento di grazia che tante domande e attese ha creato nel cuore di tanti giovani, anche della nostra Chiesa calatina.  E proprio ai giovani vorrei rivolgermi con le parole che i padri sinodali hanno loro indirizzato a conclusione dell’Assemblea sinodale: “Vogliamo essere collaboratori della vostra gioia affinché le vostre attese si trasformino in ideali. Siamo certi che sarete pronti a impegnarvi con la vostra voglia di vivere, perché i vostri sogni prendano corpo nella vostra esistenza e nella storia umana. Le nostre debolezze non vi scoraggino, le fragilità e i peccati non siano ostacolo alla vostra fiducia. La Chiesa vi è madre, non vi abbandona, è pronta ad accompagnarvi su strade nuove, sui sentieri di altura ove il vento dello Spirito soffia più forte, spazzando via le nebbie dell’indifferenza, della superficialità, dello scoraggiamento”.

Il Sinodo ha voluto ricordare l’universale chiamata alla santità; personalmente sono certo che a diversi di voi il Signore rivolge anche l’invito a diventare santi consacrandovi nel servizio a Dio e ai fratelli nel sacerdozio e nella vita consacrata.

Ve lo chiedo con forza: non abbiate paura di rispondere sì! La vita consacrata può sembrare un sacrificio che richiede rinunzie troppo dure, ma ricordatevi quello che dice Gesù: “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt 19,29).

Con la stessa forza, a tutte le Comunità della nostra Chiesa rivolgo l’invito a impegnarsi nella pastorale vocazionale, a non scoraggiarci di fronte alle difficoltà presenti, “a cercare – come si diceva nell’Instrumentum Laboris in preparazione al Sinodo – nuovi cammini e a percorrerli con audacia e fiducia, tenendo fisso lo sguardo su Gesù e aprendosi allo Spirito Santo, per ringiovanire il volto della Chiesa”.

Ciò non è possibile senza un serio cammino di conversione. Il Sinodo ci ha ricordato che una pastorale giovanile e vocazionale efficace chiede una riforma delle nostre Comunità, riforma che implica purificazione del cuore e cambiamenti di stile e porta a camminare con i giovani andando verso tutti per testimoniare l’amore di Dio.

In questa prospettiva vi chiedo di guardare al nostro Seminario e a pregare perché il Signore faccia ascoltare la sua chiamata a tanti giovani. Attualmente è una piccola Comunità: il 9 dicembre scorso da essa sono venuti due nuovi sacerdoti; in quest’anno pastorale, a Dio piacendo, diversi concluderanno il percorso formativo.

Alziamo con forza la nostra supplica a Dio perché siano pastori secondo il suo cuore, capaci di annunciare il vangelo, prima ancora che con le parole, con la vita. Come ci ricorda papa Francesco: “la gente preferisce ascoltare i testimoni: ha sete di autenticità, reclama evangelizzatori che gli parlino di un Dio che essi conoscano e che sia a loro familiare, come se vedessero l’Invisibile”.

Sì, chiediamo al Signore che il nostro Seminario formi pastori che conoscono Dio, che hanno familiarità con lui, che in forza di questa conoscenza sanno guardare alla realtà andando oltre l’apparenza, come se vedessero l’Invisibile, capaci di generare speranza nei cuori, di avviare percorsi ecclesiali di sinodalità, di accompagnare e sostenere i fratelli nei momenti difficili, di aprire gli occhi per riconoscere negli ultimi e nei diversi da noi Cristo, Colui che alla fine ci giudicherà unicamente sull’amore.

La Vergine Maria interceda per noi sostenendoci nel nostro cammino dietro al buon Pastore, il Signore Gesù unico Salvatore del mondo.

 

Caltagirone, 6 gennaio 2019, Epifania del Signore.

 

Il vostro Vescovo