“Puer natus”, presentato a Mineo, dopo il restauro, il frammento di un Messale Gallicano del XII secolo.

Si è svolta sabato 20 dicembre, presso la chiesa di Santa Agrippina a Mineo, la conferenza-concerto “Puer Natus”, nella quale è stato presentato al pubblico, a seguito del restauro, il frammento membranaceo di un Messale Gallicano (Normanno-Siculo) del XII secolo, recentemente scoperto presso l’archivio storico della stessa Parrocchia e contenente i testi liturgici della Messa del giorno di Natale, con l’inserzione di partiture musicali gregoriane.

La preziosa pergamena medievale era stata reimpiegata come copertina di un quaderno di conti del 1592, appartenuto a don Girolamo Ballirò, decano del capitolo della cattedrale di Siracusa e rettore di Santa Agrippina tra la seconda metà del XVI secolo e i primi anni del XVII secolo.

«La nostra Parrocchia, e la nostra città di Mineo – ha sottolineato don Matteo Malgioglio, parroco di Santa Agrippina – si colloca tra le poche realtà siciliane che possiedono un reperto così raro, prezioso testimone di un tassello della grande storia dell’Europa cristiana. La scoperta di questa pergamena liturgica natalizia è ancor più significativa se pensiamo che è avvenuta durante l’anno del Giubileo, in cui la Chiesa celebra l’anniversario dell’incarnazione del Signore».

L’evento culturale, inserito nel calendario di eventi natalizi della Parrocchia Santa Agrippina, ha visto la partecipazione di docenti e di esperti di archivistica, paleografia, di tecnica del restauro e di storia locale. La professoressa Simona Inserra, docente di archivistica e biblioteconomia presso l’Università di Catania, ha evidenziato l’importanza dello studio dei frammenti dei libri manoscritti, sopravvissuti grazie al riutilizzo del materiale di cui erano fatti, per comprendere meglio fenomeni quali la produzione e la circolazione dei libri e dei testi. Il professore Gianluca Millesoli, paleografo, attraverso una minuziosa analisi delle caratteristiche tecniche, calligrafiche e testuali, ha ricostruito a grandi linee la genesi del frammento, appartenuto a un Messale Gallicano (secondo il rito romano-gallicano introdotto in Sicilia dai Normanni), databile all’ultimo quarto del XII secolo e prodotto in uno scriptorium sicuramente siciliano, anche se non fra i principali. La dottoressa Paola Iabichino, restauratrice, ha invece descritto le fasi più importanti dell’intervento di restauro, che ha permesso di migliorare lo stato di salute del frammento e i suoi dispositivi di fruizione da parte degli studiosi. Infine, il dottor Sebastiano Siragusa ha delineato la vicenda biografica di don Girolamo Ballirò, beneficiato ed economo di Santa Agrippina, al quale si deve la rilegatura del quaderno con il foglio di pergamena, probabilmente recuperato fra i libri dismessi della stessa chiesa nel momento in cui, dopo il Concilio di Trento, in Sicilia cominciò ad essere introdotto il Messale Romano. Il dott. Siragusa ha inoltre descritto le caratteristiche del registro, le cui pagine lasciate in bianco da Ballirò furono riutilizzate dai canonici di Santa Agrippina nei primi anni del ’700, garantendone così la conservazione fino ai nostri giorni.

La serata è stata inoltre arricchita dagli intermezzi musicali di un ensemble formato per l’occasione, il coro gregoriano “Canticum Novum” di Catania, e dai preludi d’organo del M° Prof. Paolo Cipolla, rappresentante dell’Associazione “Sicilia Gregoriana”. Il coro ha eseguito i canti liturgici della Messa di Natale presenti sulla stessa pergamena, con apprezzamento del numeroso pubblico, proveniente anche dalle città vicine, che ha partecipato con interesse all’evento.

La preziosa pergamena si aggiunge al già ricco patrimonio dell’antica Parrocchia di Santa Agrippina. Questo bene culturale, insieme al monumentale presepe ligneo barocco della cappella della Natività e al nuovo presepe artistico in terracotta di Caltagirone, allestito nella cripta medievale in cui si trova il sepolcro della martire Agrippina, sarà fruibile durante tutto il periodo natalizio e nelle giornate della manifestazione “Natale a Mineo”.

 

Mineo, 23 Dicembre 2025