Parco Culturale Ecclesiale Terre del Calatino – Val di Noto

In data 25 settembre 2019 il nostro vescovo Mons. Calogero Peri presentava all’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI la manifestazione di interesse a partecipare al progetto “Bellezza e speranza per tutti” promosso dal medesimo Ufficio per la costituzione di Parchi e Reti Culturali Ecclesiali (PCE), quali “veri e propri sistemi di bellezza, perché le nostre comunità cristiane ritrovino la sorgente e i nostri ospiti possano dissetarsi di Vita e di Speranza” (CEI, Bellezza e speranza per tutti, 1).

Oggi, nella nostra Diocesi di Caltagirone, quella manifestazione di interesse è diventata una realtà con la costituzione e l’avvio del Parco Culturale Ecclesiale Terre del Calatino Val di Noto, frutto del lavoro in squadra di alcuni Uffici della nostra Curia Vescovile, coinvolti nel progetto per le loro rispettive competenze, con l’intento di ricostruire un rapporto vivo e vitale con i beni culturali ecclesiali, già ben organizzati e strutturati, e che trova spazio anche all’interno del Coordinamento dei Parchi Culturali Ecclesiali delle diocesi di Sicilia, promosso dal corrispettivo Ufficio della Conferenza Episcopale Siciliana.

Un intento in sintonia con l’invito di Papa Francesco “Dunque si rende necessario che la formazione nella ‘via pulchritudinis’ sia inserita nella trasmissione della fede. È auspicabile che ogni Chiesa particolare promuova l’uso delle arti nella sua opera evangelizzatrice, in continuità con la ricchezza del passato, ma anche nella vastità delle sue molteplici espressioni attuali, al fine di trasmettere la fede in un nuovo ‘linguaggio parabolico’” (EG 167).

Al presente il nostro Parco Culturale Ecclesiale, in questa prima fase sperimentale, coinvolge gli enti ecclesiastici dei comuni di Caltagirone, Mineo e Militello, ma l’intento vuole essere chiaramente quello di integrare, quanto prima, gli altri comuni della diocesi che con i loro beni culturali ecclesiali potranno essere compatibili con le finalità del progetto e, quindi, di diversificare i percorsi turistici, offrendo una varietà di proposte.

L’invito che rivolgo è quello di far tesoro di quanto è stato realizzato e nello stesso tempo di favorire l’organizzazione di gruppi che possano fruire e godere spiritualmente di ciò che la fede e la devozione dei nostri padri ci hanno lasciato, poiché “La Bellezza apre sempre la strada allo stupore e lo stupore non è un attimo, ma è ciò che fermenta un’esperienza” (CEI, cit., 17).

Porgo un particolare ringraziamento ai collaboratori che materialmente hanno redatto il progetto e quanto necessario per renderlo esecutivo, i volontari che accompagneranno i gruppi di visitatori e quanti tra presbiteri, laici ed organizzazioni, che a vario titolo, si faranno promotori di questa nobile iniziativa pastorale, che la CEI ha ideato, promosso e sollecitato, e a cui la nostra diocesi ha aderito.

 

Caltagirone, 22 novembre 2021

 

In fede

Don Salvatore De Pasquale
Direttore

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