Messaggio ai Giovani per il Sinodo dei Giovani

Carissimi giovani,

il desiderio dei vescovi di tutto il mondo di diventare ancor più «collaboratori della vostra gioia» (2 Cor 1,24), ha spinto papa Francesco a indire un Sinodo sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Come sapete, il Sinodo si terrà a Roma dal 3 al 28 ottobre 2018: per i vescovi che parteciperanno, saranno giorni intensi di riflessione, in ascolto dello Spirito Santo, per cercare di capire come la Chiesa può accompagnarvi a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza.

Diverse sono state le iniziative per prepararci a questo evento di grazia. In particolare desidero ricordare la consegna, nella celebrazione della domenica delle Palme dello scorso anno, della lettera inviatavi dal papa e la possibilità che vi è stata offerta di far sentire la vostra voce, rispondendo al questionario proposto dal sito web della Santa Sede http://www.synod2018.va e a quello presentato in tutte le scuole della nostra Diocesi.

La Chiesa in questo tempo si è messa e vuole continuare a mettersi in ascolto di voi giovani, desiderosa di essere aiutata a individuare le modalità oggi più efficaci per annunciare la buona notizia dell’amore di Dio in Cristo Gesù per ogni uomo.

In quest’orizzonte desidero proporvi due appuntamenti.

° Il 24 marzo prossimo, vigilia della Domenica delle Palme, per avere la gioia di incontrarvi, fare festa e dialogare con voi.

Vorrei che arrivaste a quest’appuntamento con una seria preparazione, dedicando qualcuno degli incontri dei vostri gruppi e qualche ora delle lezioni di religione, a formulare le domande che vi piacerebbe rivolgermi su cosa la nostra Chiesa diocesana deve correggere o impegnarsi a fare per prendersi veramente cura di voi e rendervi protagonisti della sua missione.

A questo proposito desidero ridirvi quanto papa Francesco vi scrisse l’anno scorso: “la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori. San Benedetto raccomandava agli abati di consultare anche i giovani prima di ogni scelta importante, perché «spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (Regola di San Benedetto III, 3)”.

Fate arrivare le vostre domande e le vostre osservazioni al direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile Vocazionale o al rettore del Seminario perché possano servire da base per il dialogo che avremo il 24 marzo.

° Un secondo appuntamento ve lo propongo nel cuore dell’estate, dal 2 al 5 agosto.

In comunione con i miei fratelli vescovi delle altre Chiese diocesane, in vista dell’incontro dei giovani italiani (e tra questi, spero tanti di voi) con papa Francesco che si terrà a Roma l’11 e il 12 agosto, desidero invitarvi a mettervi in cammino.

Tanti secoli fa, Dio si rivolse ad Abramo dicendogli: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò» (Gen 12,1). Come vi scriveva papa Francesco, “queste parole sono oggi indirizzate anche a voi: sono parole di un Padre che vi invita a “uscire” per lanciarvi verso un futuro non conosciuto ma portatore di sicure realizzazioni, incontro al quale Egli stesso vi accompagna”.

Il cammino che vi propongo, per essere incisivo, deve divenire espressione del vostro prendere sul serio l’invito del Signore a “uscire per andare” verso la realizzazione di un mondo nuovo, segnato dalla civiltà dell’amore.

Vi suggerisco di prendere come punto di riferimento i santuari mariani della nostra Diocesi: partendo da Santa Maria della Stella di Militello, per la Madonna del Pericolo di Vizzini, la Madonna del Piano di Grammichele, fino alla Madonna del Ponte di Caltagirone. Le diverse tappe dovranno divenire momenti di festa e di evangelizzazione che mostrino la vostra capacità di essere protagonisti della missione che Gesù ci ha affidato prima di salire in cielo.

Sarà pure l’occasione per fissare lo sguardo su Maria, la giovane di Nazareth, che non ebbe timore di rispondere “Eccomi” alla proposta di Dio di divenire la Madre del Salvatore, per imparare da lei come essere discepoli di Gesù, per sperimentare la sua potente protezione.

Certo della vostra partecipazione, vorrei chiedervi di portare con voi i vostri amici che si sono allontanati dalla Chiesa o non la conoscono ancora, per mostrare con la vostra testimonianza com’è bello e gioioso stare insieme come fratelli nel Signore Gesù (cfr Sal 132).

 

Caltagirone, 25 gennaio 2018, festa della Conversione di S. Paolo

 

 

 

Con paterno affetto.