Cari giovani,
«Cristo vive! Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!».
Con queste parole, Papa Francesco si rivolge a voi giovani e a tutto il popolo di Dio all’inizio della sua Esortazione apostolica post-sinodale “Christus Vivit”, firmata a Loreto lo scorso 25 marzo.
In occasione della Domenica delle Palme desidero consegnare lo scritto di papa Francesco a tutti i gruppi giovanili delle nostre Comunità e idealmente a ciascun giovane che vive nel territorio della nostra diocesi perché, attraverso il dialogo e il confronto tra tutti, si compia una nuova Pentecoste e si avvii una fase di purificazione e di cambiamento che conferisca alla nostra Chiesa una rinnovata giovinezza.
In preparazione al Sinodo abbiamo cercato in tutti i modi di proporre iniziative che potessero avviare un tale confronto: dal questionario consegnato a tutte le scuole al Face to Face, dalla marcia mariana diocesana ai pellegrinaggi a Roma e a Palermo per incontrare il successore di Pietro, dai ritiri spirituali ai week end missionari organizzati dal nostro Seminario in alcune città.
L’Esortazione del Santo Padre, in qualche modo, è una risposta alle domande che avete sollevato. Vi invito a leggerla con attenzione, anzi a leggerla insieme a noi, aiutandoci a coglierne gli stimoli per avviare con voi cammini e percorsi di vita.
I Padri sinodali, e io con loro, hanno “riconosciuto che i fedeli della Chiesa non sempre hanno l’atteggiamento di Gesù. Invece di disporci ad ascoltarvi a fondo, prevale talora la tendenza a fornire risposte preconfezionate e ricette pronte, senza lasciar emergere le domande giovanili nella loro novità e coglierne la provocazione” (n. 65).
Come pastore di questa nostra Chiesa calatina, chiedo di porre fine a tutto questo e con forza dico a ciascuno di voi: fate sentire la vostra voce e aiutateci ad ascoltarvi! Siate creativi, siate propositivi, siate protagonisti! La nostra Chiesa, le nostre parrocchie, hanno bisogno di voi! È tempo di sogni e di scelte per una vita migliore e più bella! Dio si sporge verso di noi, perde l’equilibrio, si compromette, si mette dalla nostra parte, però anche noi siamo chiamati a sporgerci e a rischiare scegliendo di camminare dietro a Gesù.
La vita umana è rischio! Chi non rischia mai di scegliere va avanti facendo esperienze ma non conclude mai nulla! Dio rischia per noi, per insegnarci a rischiare per lui!
Facendo mia l’ansia del Papa, vorrei invitare i vostri sacerdoti ad accompagnarvi e a guidarvi, a camminare con voi ma lasciandovi liberi di trovare strade sempre nuove con creatività e audacia (cfr. n. 203). “La pastorale giovanile – dice Francesco – non può che essere sinodale, vale a dire capace di dare forma a un camminare insieme che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa (…). Nessuno deve essere messo o potersi mettere da parte” (n. 206).
La consegna dell’Esortazione sia l’avvio di un percorso che, all’inizio del prossimo anno pastorale, ci porti a rivivere l’esperienza del Face to Face, per confrontarci e partire insieme per le vie che lo Spirito Santo ci suggerirà.
Per finire, permettetemi di fare mie le parole del Papa che tanti di voi hanno sentito al Circo Massimo il 13 agosto dello scorso anno e che egli riporta a conclusione della sua Esortazione: “Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci” (n. 299).
A tutti giunga il mio augurio pasquale: Gesù risorto è accanto a voi, vi chiama e vi aspetta, egli vive e vi vuole vivi!
Caltagirone, 14 aprile 2019