L’Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia rinvia ad Ottobre l’approvazione del testo finale della fase profetica. Il racconto dei delegati della nostra Diocesi

CALTAGIRONE – Dal 31 marzo al 3 aprile si è svolta nella Città del Vaticano, presso l’Aula Paolo VI, la Seconda Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia, tappa programmata nella fase profetica del cammino sinodale. Obiettivi previsti dell’incontro: condivisione e successiva approvazione del testo finale della fase profetica “Perché la gioia sia piena“. Frutto delle sintesi diocesane sulla fase profetica inviate dalle singole diocesi, il testo è diviso in tre parti: “Il rinnovamento sinodale e missionario della mentalità e delle prassi ecclesiali“, “La formazione missionaria e sinodale dei battezzati“, “La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità“, contenenti 50 proposizioni con le indicazioni concrete, in forma di proposte, esortazioni, orientamenti, da consegnare, dopo la loro approvazione da parte dell’Assemblea, ai Vescovi per formulare gli orientamenti pastorali dei prossimi anni.

Anche la nostra Diocesi ha fornito il proprio, con una sintesi contenente proposte, frutto di un lavoro vissuto a livello diocesano nella fase profetica del cammino sinodale realizzata con l’assemblea tenutasi il 13 febbraio presso la Cattedrale, ed il lavoro di sintesi dei gruppi di studio svolti dai facilitatori e segretari del 24 febbraio.

In assemblea erano rappresentate 219 diocesi su 226, con 176 vescovi, in rappresentanza dell’episcopato italiano per un totale di 957 delegati presenti. La diocesi di Caltagirone, insieme a tutte le altre diocesi della Sicilia, ha partecipato all’assemblea con una delegazione guidata da S. E. Mons. Calogero Peri e da tre membri dell’equipe sinodale: Padre Pippo Federico, Suor Chiara Ciminello ed Enzo Ruggieri.

Dopo un momento di preghiera iniziale, ci sono stati gli interventi dei membri della Presidenza del Cammino Sinodale per richiamare le tappe e il significato del cammino percorso. In particolare il presidente, Mons. Erio Castellucci, ha sottolineato che “il cammino della chiesa non ha mai perso l’orizzonte complessivo ed ispiratore che è la missione nello stile della prossimità, che diventa appello alla conversione personale e comunitaria”.

Dopo la presentazione del testo, si è aperto un vivace dibattito: nella quasi totalità degli interventi, oltre a lamentare il fatto che il testo è stato fatto conoscere ai delegati solo pochi giorni prima, con grande parresia si è sottolineato che le proposizioni non rendono conto della ricchezza del cammino fatto in questi anni, smorzando per alcuni versi la spinta profetica dello Strumento di lavoro utilizzato dalle Diocesi in preparazione all’Assemblea sinodale; in tanti hanno pure ribadito la necessità di tenere conto delle sollecitazioni giunte dalle diocesi in merito ad un maggiore dinamismo ed audacia nelle decisioni da assumere.

Il giorno dopo i lavori si sono spostati all’Hotel Ergife. I 28 gruppi di delegati, suddivisi a loro volta nelle tre aree tematiche delle Proposizioni, sono stati invitati a individuare e discutere le priorità delle singole aree e a proporre emendamenti condivisi. Il lavoro è proseguito nella mattinata del 2 aprile. Anche nei gruppi il dialogo è stato franco e vivace, con la volontà di dare un contributo costruttivo all’Assemblea.

Nell’ultimo giorno dell’Assemblea, la presidenza del Cammino Sinodale, tenuto conto del dibattito e degli emendamenti presentati, ha ritenuto che non ci fossero i tempi utili per la presentazione di un testo da approvare e inviare ai vescovi. Si è proposta perciò l’elaborazione di un nuovo testo, da discutere e approvare in una Terza Assemblea sinodale, convocata per il 25 ottobre prossimo, in occasione del Giubileo delle equipe sinodali.

Alcuni giornali, nel riferire il lavoro di questi giorni, hanno parlato di scontri, in realtà si è trattato sì di dissenso sul documento presentato e sulla metodologia utilizzata per arrivare all’Assemblea sinodale, ma il tutto in un contesto costruttivo, animato dal desiderio di lasciarsi guidare dallo Spirito nel rispondere alla chiamata missionaria nel mondo di oggi. Una vera esperienza di sinodalità, dove si è camminato insieme e insieme, delegati, vescovi e presidenza, si è deciso come procedere.

 

Caltagirone, 5 aprile 2025