XXI Giornata mondiale del Malato

CALTAGIRONE – Lunedì 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra la XXI Giornata Mondiale del Malato.
Quest’anno siamo invitati a meditare sul tema: Il Buon Samaritano: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso” (Lc 10,37).
Nel messaggio per la giornata Papa Benedetto XVI ha invitato ad «attingere dall’amore infinito di Dio, attraverso un’intensa relazione con Lui nella preghiera, la forza di vivere quotidianamente un’attenzione concreta, come il Buon Samaritano, nei confronti di chi è ferito nel corpo e nello spirito, di chi chiede aiuto, anche se sconosciuto e privo di risorse. Ciò vale non solo per gli operatori pastorali e sanitari, ma per tutti, anche per lo stesso malato, che può vivere la propria condizione in una prospettiva di fede».

Il Santo Padre ha anche sottolineato come questa XXI Giornata mondiale del Malato, costituisca nell’Anno della fede «un’occasione propizia per intensificare la diaconia della carità nelle nostre comunità ecclesiali, per essere ciascuno buon samaritano verso l’altro, verso chi ci sta accanto».

La celebrazione, a carattere diocesano, avrà luogo a Caltagirone.

Il programma si articola in due momenti.
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00, è prevista la visita di S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, ai degenti ricoverati presso l’Ospedale “Gravina”. In quella occasione il Vescovo sarà accompagnato da fra’ Raimondo Di Gregorio, nuovo assistente spirituale presso il nosocomio calatino, che succede a don Filippo Vitanza.
Alle ore 18.00, presso la Parrocchia di Sant’Anna, don Gianni Zavattieri, vicario generale, presiederà la Celebrazione eucaristica alla quale parteciperanno i malati e le associazioni di volontariato. La Santa Messa sarà animata dall’UNITALSI e dall’AVULSS.

«La giornata, come ha voluto il venerabile Giovanni Paolo II – spiega mons. Umberto Pedi, direttore dell’Ufficio di Coordinamento della Pastorale diocesana -, diventa occasione propizia per riflettere sul mistero della sofferenza e, soprattutto, per rendere più sensibili le nostre comunità e la società civile verso i fratelli e le sorelle malati».

10 febbraio 2013