Seminario di Studio con Bruno Mastroianni

Umanizzare le relazioni digitali

CALTAGIRONE – Il prossimo 22 ottobre, per iniziativa congiunta degli Uffici di Comunicazioni Sociali, Pastorale Familiare, Pastorale giovanile e vocazionale e Ufficio Scuola, si svolgerà dalle ore 9 alle ore 13 nell’Aula Magna dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Via Portosalvo 10, a Caltagirone, una intensa mattinata di lavoro seminariale, dal titolo “Umanizzare le relazioni digitali”, guidata e coordinata dal dott. Bruno Mastroianni, filosofo, giornalista, autore televisivo, social media manager di alcune trasmissioni Rai, autore per diversi periodici su temi di cultura, religione e società.

«Accostarsi ad un “settore” della nostra esistenza così significativo – afferma don Gianni Zavattieri, Direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali – è oggi più che mai urgenza che interpella molto seriamente la Pastorale e la stessa qualità dell’Annuncio e dell’Evangelizzazione. Quelli che con parola latina chiamiamo “Media” (più comunemente strumenti di comunicazione sociale) si rivelano mondi affascinanti e coinvolgenti, insieme complessi e problematici».

L’invito è rivolto a tutti quelli che desiderano varcare con intelligenza illuminata la soglia del complicato mondo della Comunicazione Mediatica, in maniera particolare i giovani, gli insegnanti e le famiglie. Sono invitati a partecipare anche i referenti parrocchiali delle comunicazioni sociali.

Il programma prevede l’accoglienza alle 8.30 e la preghiera iniziale guidata dal nostro Vescovo, mons. Calogero Peri, nuovo delegato della CESI per le Comunicazioni sociali. A seguire, il dott. Mastroianni interverrà, anche attraverso attività laboratoriali, sul tema: “Lo scenario digitale e le conseguenze sul dibattito pubblico”. Dopo un breve coffee break, si proseguiranno i lavori sul tema “Come essere efficaci nella comunicazione del messaggio cristiano”. La conclusione è prevista per le ore 13.00.

«Nel Decreto “Inter Mirifica” il Concilio Vaticano II – continua don Zavattieri – esprimeva apprezzamento e ne intravvedeva profeticamente con lungimiranza la “magnificenza”, la utilità, la funzione determinante che avrebbero avuto (nel bene e nel male) nell’esistenza delle persone, delle famiglie, della società, e nella evoluzione socio-politica, culturale ed educativa delle nuove generazioni e nella loro storia. Insieme alla loro forte problematicità. L’evoluzione tecnologica frenetica che ne è seguita e che stiamo vivendo non senza apprensione, ha rivelato rapidamente e in maniera perfino inquietante la loro vera e propria “irruzione” travolgente. Questa giornata di studio e lavoro è preziosa per quanti – noi presbiteri per primi – percepiscono di dover adeguatamente introdursi nella comprensione e corretta pratica di questo mondo “virtuale” che ci avvolge quotidianamente e profondamente».

 

19 ottobre  2017

 

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