“Sia presente e vivo nei vostri cuori il pensiero che il Papa vi ama e oggi prega con voi e per voi”

CALTAGIRONE – In una Cattedrale gremita da fedeli provenienti da tutta la diocesi, con una solenne concelebrazione eucaristica, si è concluso l’anno Bicentenario della Chiesa Calatina. Il sacro rito è stato presieduto dall’Em.mo Card. Francesco Monterisi, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, nominato dal Santo Padre Francesco suo Legato Pontificio. Hanno concelebrato il Vescovo mons. Calogero Peri con il presbiterio diocesano, il Cardinale Paolo Romeo, l’Arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina e i Vescovi mons. Vittorio Mondello e mons. Michele Pennisi.

Molti i sindaci e le amministrazioni comunali, le autorità civili e militari, presenti a rappresentare il coinvolgimento e la responsabilità condivisa.

«Il Santo Padre invia a questa diocesi una benedizione speciale in questo giorno in cui riassumete le riflessioni, le ispirazioni e i propositi che avete maturato in questo anno di grazia. Sia presente e vivo nei vostri cuori il pensiero che il Papa vi ama e oggi prega per voi». Con queste parole, ha esordito il celebrante nell’omelia ricordando i momenti salienti dell’anno appena trascorso: «Cosa rimarrà del Bicentenario, del suo ricco svolgimento, delle tante manifestazioni, conferenze, eventi, e soprattutto di tante attività spirituali, preghiere, esortazioni?» questo l’interrogativo più pregnante posto dall’alto prelato alla comunità cristiana riunita intorno all’Altare. «Oggi si chiude la porta del Bicentenario ma non si chiude la porta della grazia, della misericordia, non si devono esaurire il vostro impegno e la gioia di appartenere a questa diocesi. Il vero Bicentenario inizia adesso, con l’attuazione dei buoni propositi».

A conclusione della celebrazione, dopo il canto del Te Deum, l’atto di affidamento all’apostolo Giacomo e la Benedizione Papale.

«Oggiha dichiarato mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone – chiudiamo ufficialmente il Bicentenario della diocesi. Questa è un’occasione non solo per cominciare a fare qualche bilancio ma soprattutto per qualche buon proposito, per evitare che il Bicentenario sia soltanto un tempo che, una volta chiuso, non lascia traccia di sé. Ci auguriamo che la missione di essere evangelizzatori diventi un impegno da assumere e portare avanti nella ferialità e nella quotidianità; che l’occasione vissuta insieme rappresenti un’opportunità significativa per tutti per rivedere il proprio impegno, la propria testimonianza e la propria attenzione a coloro che hanno bisogno. Volendo sintetizzare con un’immagine evangelica,  l’augurio è che ciascuno possa diventare un buon samaritano, capace di accorgersi di chi ha bisogno, farsi loro prossimo, prendersene cura, curare le ferite e pagare anche di persona, affinché il comandamento nuovo “Amatevi come io vi ho amati”, possa essere un programma di vita personale e comunitario».

Merita di essere sottolineato come gesto di omaggio della Città e della Diocesi al Santo Patrono, il restauro e la riconsegna del bastone, del vangelo e del cappello argentei; seguirà, in tempi brevi, anche la ripulitura della “Cassa” argentea che contiene la reliquia di S. Giacomo e la realizzazione della nuova borraccia del pellegrino con impresso il logo del Bicentenario.

 

12 Gennaio 2017

 

La Lettera del Papa in latino

La lettera del Papa in italiano

L’omelia del Cardinale Francesco Monterisi

Per le foto si ringrazia il fotografo Andrea Annaloro