Nuovo intervento del Vescovo di Caltagirone sull’installazione del MUOS a Niscemi

CALTAGIRONE – Nuovo intervento di S.E. mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, sull’installazione del MUOS a Niscemi.
Al termine della Concelebrazione eucaristica di ieri sera, in Cattedrale, in occasione dell’inaugurazione, in Diocesi, dell’Anno della Fede e della Visita pastorale, alla presenza dei sindaci dei Comuni del Calatino, il Vescovo ha ribadito la sua sollecitudine sulla questione.
«Chiedo alle Istituzioni di fare chiarezza sulla vicenda – ha detto mons. Peri – per fornire alla cittadinanza, non solo del territorio di Niscemi, e dei territori limitrofi, ma dell’intera Sicilia, le informazioni e le garanzie di tutela richieste. Mi riferisco, prioritariamente, alla pericolosità del MUOS per la salute e per la natura».
Mons. Peri è intervenuto più volte sulla questione. Si ricorda la sua prima presa di posizione, la sera del 25 luglio, festa di San Giacomo apostolo, patrono di Caltagirone e della Diocesi, in occasione del saluto alla Città dalla loggia centrale del Palazzo Comunale.
«Non possiamo essere insensibili – ha detto in quell’occasione il Vescovo – rispetto a quanto sta accadendo a Niscemi».
Il MUOS è un sistema di comunicazione militare, composto da trasmettitori parabolici basculanti ad altissima frequenza ed antenne elicoidali UHF. Fino ad ora esisterebbero tre installazioni MUOS operanti: Virginia, Hawaii, Australia. Quasi tutte in luoghi desertici.
Il quarto MUOS sarebbe previsto nella base di C.da Ulmo a Niscemi (NTRF – NASSIG – NATO), nel cuore della Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi, già indicato Sito di Importanza Comunitaria.
L’impianto, secondo dati forniti da esperti, esporrebbe i cittadini, in un’area compresa in un raggio di 150 km, a campi elettromagnetici ad altissima frequenza, che potrebbero provocare l’insorgenza di gravi patologie.
«Auspico – ha concluso mons. Peri – che dal cuore del Mediterraneo, culla di civiltà e di accoglienza, venga ancora una volta un’esortazione importante, e che tanto più sia condivisa, affinché le Istituzioni pongano, nuovamente, la salute dei cittadini, la promozione umana e la salvaguardia del creato fra i temi prioritari nell’agenda politica».

5 ottobre 2012