NOTTE BIANCA STURZIANA, un suggestivo itinerario alla ricerca delle memorie sturziane

5-notte-bianca-sturzianaCALTAGIRONE – Sabato 26 Novembre, dopo la Celebrazione solenne dei Primi Vespri di Avvento in Cattedrale, che darà inizio al “tempo forte” nel quale la Comunità Cristiana è invitata a mettersi in viaggio verso Betlemme per incontrare il Signore che è nato e rivivere la Gioia del Natale, a Caltagirone si vivrà una serata,  che si prolungherà fino alle 22.30, per ricordare la nascita del Servo di Dio don Luigi Sturzo nel 145° anniversario che cade proprio il 26 novembre. L’inizio è previsto alle ore 19.30 presso l’Atrio del Palazzo Municipale.

«Della memoria di don Luigi Sturzo – ha detto mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone –, figlio illustre di questa Chiesa e modello di fedeltà sacerdotale e di intraprendenza apostolica, di cui è in fase avanzata la causa di Beatificazione, e di cui speriamo presto di celebrare il riconoscimento di una santità esemplare, la Chiesa Calatina ha bisogno di accogliere in maniera più consapevole lo straordinario messaggio di una vita davvero “consacrata al Signore” nella integra fedeltà al suo ministero e spesa per la causa del Regno di Dio e della Salvezza integrale dell’uomo. Il suo ricordo si colloca a pieno titolo nelle celebrazioni del Bicentenario e soprattutto nella scia luminosa del Giubileo della Misericordia, appena concluso, ma che fa suo l’invito di lasciare aperte le porte del cuore perché il fiume della Carità invada e irrori tutto il campo della Chiesa, facendone presenza accogliente e misericordiosa della Speranza cristiana e delle attese di ogni uomo. Di questo, Sturzo, con la sua passione insieme apostolica e “politica” è stato e resta modello davvero alto ed esemplare». 

Dalle 19.30 alle 22.30 sarà possibile visitare i luoghi sturziani ripercorrendo le vie del Centro storico della Città con un “itinerario” che sarà accompagnato e arricchito da varie iniziative di natura spirituale e culturale. La Commissione per il Bicentenario ha programmato l’evento con la collaborazione di alcune Associazioni socio-culturali che fanno riferimento alla figura di Luigi Sturzo come geniale ispiratore di iniziative in funzione del Bene comune, da perseguire congiuntamente dal mondo laico e credente per la promozione del miglior servizio della Cosa pubblica.

Una serata per percorrere la memoria dell’intenso sentimento di appartenenza alla sua Città, che Luigi Sturzo conservò immutato e tenerissimo anche nel tempo del forzato esilio degli anni bui e difficili della lotta contro il totalitarismo che hanno segnato tragicamente la storia dell’Europa del XX secolo. Dai suoi scritti traspare fortemente questo “legame” con le sue radici, che lo accompagnò ininterrottamente, nonostante non riuscì più a ricucirlo “fisicamente”, anche dopo il suo rientro dall’esilio. Oggi le sue spoglie, che riposano nel magnifico mausoleo che guarda la sua Casa paterna, continuano ad essere richiamo e monito di una capacità di spendersi per la edificazione della città terrena.

«Nell’ambito delle celebrazioni del Bicentenario – afferma don Antonio Parisi, Presidente della Commissione per il Bicentenario – non poteva mancare una delle figure più rappresentative di questi 200 anni,  un grande protagonista della missione sociale e politica come importante declinazione della vocazione cristiana. La notte bianca sturziana vuole essere un modo originale per accostarsi a Sturzo, al suo illuminato pensiero e alla sua attività. È opportunità per tanti certamente singolare e gradita poter peregrinare per le vie e i vicoli suggestivi del Centro storico alla riscoperta dei luoghi dello straordinario impegno umano, cristiano e civile di Luigi Sturzo e del suo eccezionale contributo alle sorti della nostra città e della più ampia prospettiva nazionale e internazionale: dalla sua casa natale di via S. Sofia, dove visse con la sua straordinaria famiglia, al Municipio, quel Palazzo dell’Aquila in cui esercitò per quasi quattro lustri, come prosindaco, il governo della città (prima di trasferirsi a Roma per fondare il partito Popolare), al Santuario amatissimo di Maria SS.ma del Ponte, al Seminario Vescovile, che contribuì a restituire alla Diocesi per la crescita umana, spirituale e culturale dei sacerdoti, al Mausoleo dove le sue spoglie terrene “dormono” nell’attesa della Risurrezione».

Contribuiranno a rendere vivo questo viaggio sturziano della memoria alcune associazioni e realtà culturali della nostra diocesi: l’Associazione culturale “La Conchiglia”, il gruppo “Cultura Sturziana”, i giovani della parrocchia Maria SS.ma del Ponte che appronteranno una ricostruzione in costume della vita del Servo di Dio; Giacomo Barletta, Mario Favara e Costanza Grifeo; i cori “Puellae et Pueri cantores” e “Alma mater cantorum” insieme ai docenti ed agli allievi dell’Istituto musicale “Pietro Vinci”; alcune classi di alunni degli Istituti Montessori” e “Giorgio Arcoleo-Vittorino da Feltre”, e dell’IIS “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Caltagirone e IPSAAR di Mineo.

23 novembre 2016

Notte Bianca Sturziana – Brochure

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