Nel IX Anniversario dell’ingresso del Vescovo riapre la Basilica di San Giacomo

CALTAGIRONE – Mercoledì 20 Marzo, nel IX anniversario della Consacrazione episcopale e dell’inizio del suo Ministero a Caltagirone del nostro Vescovo Mons. Calogero Peri, viene restituita al culto, dopo gli accurati restauri, la Basilica di San Giacomo, patrono della Citta e Diocesi.

«Nella logica dei segni che richiamano i contenuti della Fede e riscaldano il cuore del vivere credente – dice il Vicario generale don Gianni Zavattieri – è bello ritrovarsi,  attorno al Vescovo, come Chiesa rigenerata dalla grazia della Parola e dei Sacramenti per celebrare la gioia di appartenere ad una concreta realtà di una Comunità gioiosa e ordinata nell’armonia dei ministeri, carismi e servizi, e sempre rinnovata dalla forza del Vangelo. La forza dello Spirito che non abbandona mai questa Comunità peregrinante nel tempo e nella storia garantisce ai credenti la capacità di farsi segno e strumento efficace strumento di tale Annuncio di Salvezza col generoso realismo della fedeltà».

Il Simulacro del Santo Patrono, da poco restituito a sua volta a nuova bellezza da necessari e accurati restauri, sarà accompagnato processionalmente nella sua Basilica. Dopo il canto dei Vespri in Cattedrale alle ore 18.00, Clero e fedeli, insieme alle autorità civili e all’Amministrazione comunale, muoveranno verso la Basilica parrocchiale per la solenne Eucaristia presieduta dal Vescovo, che avrà inizio alle ore 18,30.

«Col linguaggio più appropriato della preghiera personale e liturgica l’intera comunità – aggiunge don Nicola Vitale, parroco della Parrocchia di San Giacomo, che accoglie nella gioia il ritorno del Simulacro del Santo Patrono – esprimerà i sentimenti di stima, gratitudine e cordiale comunione nella obbedienza della Fede a Colui che il Signore ha posto in mezzo a noi come Pastore, Maestro e Padre, che molto si è adoperato perché questo giorno di gioia si realizzasse in tempi rapidi. Con la concretezza dell’accompagnamento feriale e generoso di tutti, la comunità parrocchiale è luogo teologico nel quale i fratelli, specialmente i più bisognosi, sperimentano la prossimità della carità e dell’accoglienza. Nei solchi della vita quotidiana, che si nutre di preghiera, fede e sacramenti, crescono fino a maturità i semi invisibili della Grazia, che parlano di una sempre più intensa e inesauribile capacità di futuro e di speranza, non privo certo di problematicità e fatiche, ma carico delle promesse sempre vive, seminate nel silenzio degli eventi feriali, che crescono come doni gratuiti dell’amore del Padre e giungono a maturità nella certezza del Signore Risorto».

 

 

18 marzo 2019