Mons. Peri: “L’Ascensione segna l’inizio di una nuova fase della storia della salvezza”.

CALTAGIRONE – Domenica 17 maggio, la Chiesa celebra la Solennità dell’Ascensione del Signore. S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, presiederà la Santa Messa, in Cattedrale, alle ore 11.00.
«La vita terrena di Gesù culmina con l’evento dell’Ascensione che rivela pertanto la realtà di un’umanità nuova inaugurata da Cristo – afferma mons. Peri -. Ma l’Ascensione segna anche l’inizio di una nuova fase della storia della salvezza nell’attesa dello Spirito Paraclito».
La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, per domenica 17 maggio, ha inoltre indetto una colletta nazionale per le popolazioni del Nepal, provate dal terremoto, da tenersi in tutte le Chiese italiane.
Rilanciando la raccolta straordinaria indetta dalla Cei, Caritas Italiana ha invitato le Caritas diocesane ad animare e preparare la colletta del 17 maggio.
«Anche noi Chiesa Calatina – afferma don Luciano Di Silvestro, direttore dalla Caritas diocesana -, vogliamo dare un segnale partecipando e aderendo a questa iniziativa della Chiesa Italiana per promuovere sempre più la solidarietà fraterna».
Le priorità restano cibo, acqua e riparo. Caritas Italiana ha lanciato un appello alla solidarietà internazionale, sottolineando che con 25,00 euro si possono fornire alimenti liofilizzati ad una famiglia per un mese, mentre con 10,00 euro si può assicurare acqua ad una famiglia per una settimana, oppure una tenda per ospitare 3 famiglie, oppure 30 kg di riso, sufficienti ad una famiglia per un mese.
Nel giorno della Festa dell’Ascensione si celebra anche la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Il messaggio del Papa per questa 49^ Giornata è incentrato sul tema “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”.
«La famiglia più bella, protagonista e non problema – afferma il Papa nel messaggio per l’occasione – è quella che sa comunicare, partendo dalla testimonianza, la bellezza e la ricchezza del rapporto tra uomo e donna, e di quello tra genitori e figli. Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro».

16 maggio 2015