LA SINODALITÀ, modello insostituibile di ecclesialità

CALTAGIRONE – Il concetto di sinodalità è alla radice della vita della Chiesa da sempre, ma da qualche tempo in qua è tornato prepotentemente al centro di una ampia riflessione ecclesiale e costituisce un modello ‘ideale’ al quale l’intera dinamica della vita ecclesiale sembra voler tendere con rinnovata consapevolezza e slancio.

In questa prospettiva la Consulta Diocesana delle aggregazioni laicali ha convocato una Assemblea Diocesana alle ore 17,30 del prossimo 28 marzo 2019, come momento forte di preghiera, di confronto e di prospettiva pastorale, che si svolgerà nei locali della Chiesa del SS.mo Salvatore in Caltagirone, luogo che custodisce le spoglie mortali del Servo di Dio don Luigi Sturzo, di cui si sta celebrando con solennità e dovizia di iniziative pastorali e culturali, il centenario dell’Appello ai liberi e forti.

«Il magistero di Papa Francesco – ha dichiarato Serafino Peri, segretario della Consulta, oltre che del Consiglio pastorale diocesano – è profondamente caratterizzato da questa esigenza e le sue parole forti e determinate ne sono un orientamento imprescindibile, una vera e propria priorità, cui la comunità è stata chiamata a confrontarsi: “Il cammino della sinodalità, ha scritto il Papa, è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio».

Con la presidenza del Vescovo mons. Calogero Peri, che ne trarrà alla fine le considerazioni conclusive e gli orientamenti possibili sul piano concreto, terrà una relazione don Giuseppe Federico, rettore del Seminario e Coordinatore della Pastorale diocesana, che ne illustrerà adeguatamente i contenuti storico-teologici e spirituali.

«Il richiamo alla categoria della sinodalità come specifico della vita e della missione stessa della Chiesa – dice mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone – esprime un’ansia molto presente nella nostra comunità credente, che ne vive l’urgenza e le attese con sentimenti di profonda volontà di tessere e ricostruire continuamente il tessuto spirituale e sacramentale della Chiesa, Corpo di Cristo, sempre provata da tentazioni e spinte disgregatrici che scaturiscono da una cultura dispersiva e fortemente centrata su modelli individualistici e modalità autoreferenziali. Per questo ripartire dalla visione organica e ministeriale dell’ecclesiologia cristiana, che proclama come mandato primo e assoluto dell’Annuncio cristiano il precetto della Carità e la capacità di diventare ‘una cosa sola’ in Cristo, è un impegno e una scommessa non dilazionabile».

 

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26 marzo 2019