La Conadomini a Caltagirone

locandina Web maggio 2017CALTAGIRONE – Col profumo della primavera e l’annuncio gioioso delle campane a stormo della città, arriva per il popolo calatino il richiamo al mese dedicato alla Madonna di Conadomini. Le radici di questa devozione sono remote e consolidate da uno specialissimo trasporto. È fondata e documentata tradizione, infatti, che proprio in questa terra sia fiorita agli albori del XVII secolo, la consuetudine di dedicare al culto della Vergine Santa, per la prima volta, l’intero mese di maggio.

Scrive don Francesco Di Stefano, figlio di quella parrocchia e studioso di questioni mariane: «La nostra terra vanta da sempre una grande devozione mariana, in modo particolare per il mese di maggio, secondo la tradizione iniziata nel XVIII secolo dal fervore dei padri gesuiti nella città di Caltagirone. Inoltre, cosa che pochi sanno, la nostra terra ha dato i natali ad uno dei più grandi studiosi e iniziatori della mariologia: il gesuita Placido Nigido di Mineo. Partendo dal lavoro di Francisco Suarez, autore del primo trattato mariano moderno (1584), scrisse una Summa Sacrae Mariologiae (1602), nella quale coniò la parola mariologia. Il testo fu pubblicato sotto il nome del fratello Nicola Nigido (nato anche lui a Mineo nel 1569). Nigido, in quanto iniziatore della moderna mariologia, si discosta dalla tradizione precedente perché considera «molto utile, sommamente opportuno e, a causa della sua convenienza, in qualche modo necessario, che vi sia una trattazione separata e distinta circa la beata Vergine Maria». Quindi tutti i più grandi mariologi e studiosi affermano, con Stefano De Fiores di venerata memoria, che la trattazione sistematica della mariologia sia nata nella nostra terra»

Il suono delle campane a distesa di tutte le chiese della città nel vespro del 30 aprile è quasi un detonatore automatico, che chiama la cittadinanza a raggiungere in cima alla famosa Scala, il tempio-santuario della Conadomini, nel quale la venerata Icona bizantina sarà esposta per l’intero mese.

A buon diritto perciò Caltagirone ne rivendica con orgoglio la primazialità. E si capisce anche la ragione per cui nel 1644 il Senato civico, chiamato a proclamare un titolo “patronale” per la Madonna, deliberò per la Conadomini tale titolo di «patrona principale» della città, incrementandone grandemente il culto. E non a caso, dunque, la festa coinvolge da tempo immemorabile  e con intensa suggestione, quasi visceralmente, tutta la cittadinanza. Cadendo poi proprio nel tempo delle messi, è in modo del tutto particolare cara al mondo dei contadini e delle loro fatiche, per cui è chiamata “Madonna del pane”.

Conferme molto importanti poi si sono evolute per una intensa azione pastorale di generazioni di sacerdoti, che hanno dedicato cure particolarissime a questa “dimensione mariana” della spiritualità calatina, promuovendo i famosi “altarini” rionali riccamente addobbati con fiori e festoni di bandierine multicolori, – oggi sempre più rari, purtroppo! – attorno ai quali, al calar del giorno, si raccoglievano i fedeli nei vari quartieri per recitare il Rosario e le Lodi alla Conadomini. Una particolare menzione merita in tal senso mons. Mario Mineo Ianni, oratore facondo e insigne teologo calatino, cui si deve una ricca produzione di scritti spirituali di ogni genere, e particolarmente in ordine al culto della Conadomini, “titolo” proprio ed esclusivo di questa città, che parla al cuore della gente di Caltagirone in maniera del tutto singolare.

«Come ogni anno – afferma il parroco don Mauro Ciurca – ci prepariamo al mese mariano, mese in cui vogliamo mettere al centro non soltanto la Vergine Maria ma rivolgere una particolare attenzione a tutto il quartiere perché possa diventare polo di attrazione della devozione a Maria. Il mese inizierà lunedì 1 maggio con un pellegrinaggio parrocchiale che, partendo dalla Piazza Municipio, giungerà in Basilica per lo svelamento dell’Icona di Maria SS. di Conadomini alla presenza delle Autorità civili e per la celebrazione Eucaristica. Tra le iniziative promosse, abbiamo voluto incrementare anche quelle di carattere culturale che saranno affidate all’Associazione culturale “La Conchiglia”. La comunità parrocchiale si sta preparando all’evento, già da ieri, con le sante Quarantore perché, soffermandosi davanti all’Eucaristia, possa prendere forza per mettersi al servizio di tutti coloro che verranno ad onorare la Vergine Maria».   

Tutte le sere sarà un convergere spontaneo o organizzato in pellegrinaggi parrocchiali di fedeli gruppi e scolaresche che si recano a “salutare” la Vergine Santa per inondare di fiori il suo altare.

La Chiesa rimarrà aperta tutti i giorni al culto dei fedeli e alla possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione: due le celebrazioni eucaristiche feriali quotidiane, alle ore 8.30 e alle ore 20.00. Nei giorni festivi invece le celebrazioni saranno alle ore 10.30, alle 18.00 e alle 20.00.

Con particolare solennità sarà celebrata il 21 maggio l’inizio della Novena, con intervento delle autorità civili, in preparazione alla Celebrazione di mercoledì 31, quando il Clero cittadino celebrerà col Vescovo, alle ore 20.00 il solenne rito pontificale, cui presenzieranno in forma ufficiale le Autorità cittadine.

Particolare segnalazione va fatta per il tradizionale pittoresco corteo detto della “Rusedda”di sabato 27 maggio. Omaggio di carri addobbati secondo l’antica tradizione contadina, cui si aggregheranno bici, motocicli, auto e mezzi agricoli, che recheranno alla Vergine di Conadomini i doni del grano e delle fascine destinate all’utilizzo delle fornaci degli stovigliai e ceramisti.

 

 

28 Aprile 2017