Il Signore Gesu’, sommo ed eterno Sacerdote ha accolto nella casa del Padre il suo servo fedele mons. Luigi Di Bella

CALTAGIRONE – Ieri sera, all’età di 92 anni, il Signore ha chiamato alla liturgia del cielo mons. Luigi Di Bella. I funerali saranno presieduti da S.E. mons. Calogero Peri, lunedì 27 giugno alle ore 11.00, nella Basilica Parrocchiale di San Giacomo, di cui era Parroco emerito.

«Chi lo ha conosciuto bene – afferma il Vescovo, mons. Calogero Peri – testimonia la forza del suo amore per il Signore al servizio della Chiesa Diocesana. La lunga malattia lo ha provato duramente, ma ha fatto emergere la profondità della sua identità sacerdotale, lo slancio del suo impegno pastorale, la solidità della sua Fede obbediente, a testimonianza della verità di quelle parole di S. Paolo ai Colossesi: “completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo in favore del suo corpo che è la Chiesa”. La sua lunga e laboriosa esistenza ha lasciato traccia indelebile della qualità della sua Fede, della sua intensa paternità, della sua dedizione al Ministero Sacerdotale, che amava intensamente».

Nato a Caltagirone il 21 marzo del 1924, Presbitero dal 31 maggio 1947 per l’ordinazione ricevuta a soli 23 anni da S.E. mons. Pietro Capizzi nella chiesa di S. Francesco di Paola, sua parrocchia di origine, dopo le prime esperienze pastorali come vicario cooperatore in Cattedrale, di cui fu anche canonico mansionario, alla Madonna del Ponte, alla Ex Matrice di Caltagirone ed alla Matrice di Licodia Eubea, il 24 aprile del 1958 venne nominato Arcidiacono Parroco della Basilica di San Giacomo a Caltagirone, alla quale si dedicò con infinita dedizione per oltre quarant’anni. Attento alle urgenze dei tempi, visse con trepida sollecitudine i travagli del post-concilio.

«Sacerdote di integra condotta – afferma don Gianni Zavattieri, che lo ebbe come Parroco e lo conobbe molto da vicino – uomo di Dio, interamente consacrato al suo ministero con zelo laborioso, instancabile e “creativo” accompagnò la sua Comunità nella transizione conciliare, assumendone con entusiasmo le innovazioni e sollecitazioni, con particolare impegno, come è noto a tutti per la dimensione liturgica, che sentiva fortemente congeniale, e che costituiva l’architettura portante di tutto il suo ministero. Amava celebrare in tutta la ricchezza del suo significato pastorale, teologico e spirituale la Lode perenne della Chiesa, che costituiva il centro e il cuore pulsante di ogni suo impegno pastorale e sacramentale».

A lungo coinvolto nelle responsabilità e iniziative pastorali e nell’Azione Cattolica, fu Docente di Liturgia in Seminario e Presidente della Commissione Liturgica Diocesana, Delegato per le Confraternite e le Feste Religiose, più volte chiamato negli organismi collegiali diocesani, dopo le dimissioni da parroco presentate e accettate per raggiunti limiti di età, venne nominato Rettore della Chiesa Maria SS.ma della Stella in Caltagirone, che ha servito con puntigliosa volontà di servizio fino all’ultimo.

«La sua dedizione al ministero pastorale – dice ancora don Gianni Zavattieri – pur segnata a tratti dalla irruenza e impulsività, non ha mai offuscato la limpida chiarezza del suo spessore umano, spirituale e culturale, che sapeva coniugare le istanze pastorali puntigliose ed esigenti con il linguaggio disarmante di una autenticità, che lo vedeva sempre “al suo posto”, presente e puntiglioso, capace di slanci di affetto paterno misti a ruvidezze da “burbero benefico”, la cui memoria si fa oggi tenera nostalgia. Il Signore Gesù, sommo ed eterno Sacerdote, che lo ha accolto nella casa del Padre suo, sa bene quale accoglienza gli è riservata come servo buono e fedele”.

25 giugno 2016